Category: Contro la compartimentazione dei post

L’incredibilmente poco credibile solidarietà dell’ENI alla famiglia Regeni

Un articolo del 1 marzo 2016 su La Repubblica riporta le dichiarazioni di Claudio Descalzi, amministratore delegato dell’ENI, interpellato da Amnesty Inernational in merito al caso Regeni e alle polemiche sugli affari d’oro che la compagnia sta facendo in Egitto con il beneplacito del Presidente della Repubblica egiziano Abd al-Fattah al-Sisi nonostante si tratti di



Demistificazione di un’immagine

Da qualche tempo, a chi si trova a passare dalla stazione di Bologna può capitare di imbattersi in una suggestiva gigantografia pubblicitaria. Si tratta di una fotografia che ritrae una fila di agenti di sicurezza schierati in primo piano su uno sfondo che lascia intendere un contesto di tensione e di emergenza; sull’asfalto, distesi per



Qualche considerazione geopolitica

Negli ultimi giorni si sono verificati eventi degni di nota sul piano degli equilibri di potere internazionali: lo scontro tra Riyad e Teheran, con ricadute sui rapporti con Washington, e lo scontro tra Turchia e Russia, riportato alla luce dalle esplosioni di Istanbul. L’esecuzione di 47 detenuti, tra cui sia jihadisti salafiti che dissidenti sciiti



Troppo facile dire terroristi

Nell’opinione pubblica e nel linguaggio giornalistico esiste un consenso trasversale nel definire “organizzazione terroristica” il gruppo jihadista salafita noto come Stato Islamico, Daesh o ISIS. Per come è definito il concetto di terrorismo, sarebbe più corretto affermare che l’ISIS, anche se adotta strategie e tattiche tradizionalmente associate al terrorismo (attentati indiscriminati alla vita umana, ricerca



Sui fatti di Parigi

Di fronte ai fatti parigini, occorre riflettere. Esiste oggi un’organizzazione che attacca popolazioni straniere in nome di una pretesa superiorità morale, che è fermamente convinta di agire nel giusto, è sostenuta da ingenti risorse finanziarie e fa ampio ricorso alla propaganda ideologica per incutere terrore ed ottenere consenso e, all’occorrenza, sottomissione. Questa organizzazione, negli ultimi




La contraddizione del cosmopolitismo

«Non si integrano», si sente dire degli immigrati: non rinunciano alle proprie usanze, né alla propria lingua, né alla propria cultura, né smettono di nutrire un più o meno profondo senso di appartenenza alla propria comunità, cieco e irrazionale. In realtà, tutto questo è normale e comprensibile per chiunque sia stato emigrato per almeno un




Ripulirsi la coscienza con l’accoglienza

«Chi non vuol parlare di capitalismo, dovrebbe tacere anche sul fascismo» Max Horkheimer Le lacrime non basterebbero per piangere o ridere di fronte all’ipocrisia con cui i governi europei stanno affrontando la crisi umanitaria sul confine orientale della Fortezza Europa. Dopo il greenwashing e il pinkwashing, oggi secondo la moda del momento all’ordine del giorno




Decostruire la “razionalità” del razzismo

La Conversazione tra un razzista e un non so (qui) che Grillo ha pubblicato e diffuso il 19 giugno, è un concentrato di luoghi comuni e pregiudizi che intenderebbe mostrare la razionalità del discorso razzista e l’irrazionalità di chi, invece, al razzismo in tutte le sue forme si oppone (figura a cui Grillo attribuisce l’epiteto




Nottetempo

Chi non ha passeggiato di notte in un centro commerciale non può capire quanto siano veramente vuoti questi cuori del capitalismo. Le porte automatiche si aprono nonostante l’ora troppo tarda (o troppo mattiniera) e si può camminare per i corridoi osservando da dentro questi templi della merce assoggettante. Nottetempo, divengono dimora delle creature che escludono:



Al contrario – [2] Divise

Con molto ritardo rispetto alla prima parte, ecco la seconda puntata. Annarosa, detta Anna, era appena scesa a terra. Finalmente. Aveva perso il conto delle volte in cui aveva vomitato durante la traversata. O meglio, le traversate. Perché Anna era partita dalla Sardegna. Da Casteddu, che gli occupanti chiamavano Cagliari, città dalle piazze sventrate dagli