Category: Contro la compartimentazione dei post

Raffigurare la rivoluzione delle donne: corpi che interagiscono con le immagini

Ho tradotto questo testo originariamente scritto in farsi da L., una militante femminista iraniana, tradotto in inglese e pubblicato su Jadaliyya, sito di riflessione culturale e politica dello spazio tra l’Africa del Nord e l’Asia occidentale. In questa intensa testimonianza diretta, una donna della rivolta in Iran racconta l’esperienza politica sensibile dell’essere un’immagine di libertà:



Le lenti pervasive che non sai di avere: riflesso coloniale e guerra in Ucraina

Esistono cose talmente normali da essere invisibili. Quando un valore è alla base stessa della società e ne struttura ogni aspetto, perché intrinsecamente integrato alla realtà sociale non solo ideologicamente, in quanto legato al pensiero comune e alla logica politica dominante, ma anche proprio materialmente, in quanto incorporato nei rapporti di forza presenti nella società




Camini

Mi sono ritrovato per le mani questo scritto datato 8 febbraio 2021. Ho pensato di pubblicarlo qui perché magari parla anche ad altre persone, e sarebbe un peccato tenere per se questi pensieri, dolci e amari anche se magari sfugge qualcosa. Mi trovo sul divano, le gambe avvolte in una coperta azzurra, il resto avvolto



La colonizzazione del sapere: la storia nascosta dietro le piante medicinali

Una versione ridotta di questo post è stata pubblicata su Carmilla Online. Buona lettura. “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Generalmente, l’immagine suggerita da questa formulazione è quella di un oggetto che sotto l’influsso di un insieme di forze cambia forma. Pensando in questo modo, tuttavia, si sorvola su un fatto: anche




Chi fa scienza ha un ruolo politico

La settimana scorsa, Lundi Matin ha pubblicato l’appello di una dottoranda per la politicizzazione delle cosiddette “scienze dure”. Si tende, per lo meno in Francia, a ritenere che le questioni politiche e sociali interessino poco chi si occupa delle cosiddette “scienze dure”, in quanto tali questioni ricadrebbero in una qualche maniera al di fuori del




Per Steve Maia Caniço

Oggi è il 22 giugno 2020. Esattamente un anno fa, nella notte tra il 21 e il 22 giugno 2019, moriva Steve Maia Caniço all’età di 24 anni, precipitato nel fiume per colpa della polizia. Durante la Festa della Musica, che in Francia a partire dagli anni Ottanta si tiene ogni anno per salutare la



La perruque e le pratiche interstiziali nel vissuto delle lotte

Nel 1976, in One piece at a time, Johnny Cash canta l’aneddoto di un operaio che riesce a portar via dalla fabbrica in cui lavora, giorno dopo giorno, uno ad uno nella lunchbox ovvero quella che gli operai milanesi chiamerebbero schiscetta, tutti i pezzi necessari a costruirsi un’automobile per sé. D’altronde, come dice rassicurante il




La vita di una città-vetrina

Il 13 maggio, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha dichiarato che senza le entrate da turismo cultura e commercio nelle case del Comune verranno a mancare 200 milioni rispetto ai ricavi previsti e che di fronte a problemi di tale entità è stata addirittura presa in considerazione la possibilità di spegnere l’illuminazione pubblica la




Ripensare il tempo della fine

Sulla necessità di una risposta cosmologica al tempo della fine, che parta dalle forme di vita prima che dalle loro rappresentazioni. Poco meno di dieci anni fa, quando questo blog era molto più frequentato, il baricentro del dibattito online non si era ancora trasferito sui social network cronofagi e totalitari e l’elaborazione del pensiero collettivo



Cosa ci viene incontro? – Pandemia e mondi futuri: tendenze e opportunità

Il 13 aprile, il sito francese Lundi Matin ha pubblicato “Qu’est-ce qu’il nous arrive ?” (“Cosa ci viene incontro?”), un prezioso contributo di Jérôme Baschet, storico francese, riguardo alla fase attuale. Sottotitolo: “Molte domande e qualche prospettiva ai tempi del coronavirus”. Questa è la traduzione della terza parte. Qui la prima e qui la seconda. Buona