Category: Contro la compartimentazione dei post

I CIE e la sagra del legalitarismo violento

Il 17 febbraio il consiglio comunale di Torino ha approvato a maggioranza (vedi) una mozione con cui, per la prima volta, il comune di una grande città italiana si impegna a chiedere alle istituzioni nazionali la chiusura di un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) nel più breve tempo possibile. La mozione riguarda un impegno




Contro il consumo di dissenso

Tutta la vita delle società nelle quali regnano le condizioni moderne di produzione si annuncia come un cumulo immenso di spettacoli. […] Nello spettacolo, immagine dell’economia imperante, il fine non è niente, lo sviluppo è tutto. Lo spettacolo non vuole riuscire a nient’altro che a se stesso. Guy Debord, La società dello spettacolo Ho smesso




L’apparenza inganna: Papa Francesco non è progressista come lo dipingono

Riporto un articolo di Kate Smurthwaite pubblicato su The Independent con il titolo A wolf in Pope’s clothing? Francis is not the progressive man he has been made out to be (traduzione mia) Diciamolo sinceramente, dal punto di vista comunicativo Papa Benedetto è stato un incubo per la Chiesa Cattolica. La sua tendenza a dire



Espulsioni a 5 stelle

Il 13 gennaio, 24.932 iscritti al M5S (ovvero un terzo del totale) si sono espressi sul reato di clandestinità, la cui abrogazione sarà votata domani in Senato dagli eletti. In 15.839 hanno votato per la sua abrogazione, 9.093 per il mantenimento. Ovvero, il 63,53% contro il 36,47%. In realtà, contata l’astensione, il 19,71% contro l’11,31%.




Odio il capodanno

Visto che oggi è il mio compleanno e che la qui seguente celebre riflessione di Gramsci è stata nei giorni scorsi ritualmente diffusa senza curarsi del fatto che contiene esattamente la spiegazione del motivo per cui non dovrebbe affatto essere diffusa con qualche particolare attenzione in più nel giorno di capodanno piuttosto che in un




“Quando non c’erano i forconi”: domande sulla fertilità del terreno

Questo blog non ha mai pubblicato un pezzo scritto altrove e neanche il suo predecessore Cultura Libertà era solito farlo. Tuttavia, dopo il successo (in termini di visualizzazioni e condivisioni) della riflessione sui forconi dal titolo Fascismo in sé e fascismo per sé e l’evidente perplessità che gli ultimi eventi hanno suscitato nel dibattito politico




Fascismo in sé e fascismo per sé

«Al momento di marciare molti non sanno che alla loro testa marcia il nemico. La voce che li comanda è la voce del nemico. E chi parla del nemico è lui stesso il nemico» (Bertold Brecht) Ben rivelando quel senso di inadeguatezza interpretativa e pragmatica che pervade, per ammissione o sotterraneamente, le strutture di movimento



Il disimpegno francese sul TAV visto da La Repubblica

Articoli correlati: Gli operai Alcoa visti da La Repubblica, Gli studenti di Verdi15 visti da La Repubblica Chi ieri pomeriggio ha aperto la prima pagina del sito de La Repubblica ha trovato a grandi lettere il titolo da cui si evince una volontà politica di entrambi i governi francese e italiano di confermare l’impegno nel




Esperimento letterario [2]

Tra-tra-tac. …«le forze dell’ordine in assetto anti-sommossa hanno dato inizio allo sgombero dei locali. Le forze dell’ordine hanno bloccato la via all’altezza del bar, deviato il traffico e fatto irruzione nei locali occupati. Ventiquattro persone sono state denunciate per occupazione di proprietà privata». Tra-tra-tac. Che cazzo è questo rumore? Il ventilatore? È difettoso, accidenti. Non



Esperimento letterario [1]

Prendi il vassoio. Il blu, non il bianco. Il bianco ha i bordi meno rialzati e poi se uno sceglie la frutta questa rotola via alla minima inclinazione. Prendere la forchetta. Prendere il coltello. Gesti meccanici come quelli di una macchina. Il bicchiere a destra. Capovolgerlo e poggiarlo sul vassoio. Chi c’è oggi a mensa?