Grillo e lo Zam di Milano
Oggi sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato un comunicato che richiede lo sgombero di un centro sociale senza neanche riconoscerlo come tale.
Si tratta dello ZAM (acronimo per Zona Autonoma Milano), già sgomberato nel maggio 2013 e poi ristabilitosi vicino al parco delle Basiliche.
Il comunicato, dal titolo Basta Zam, porta la firma di un comitato di “mamme del parco” (qui) e insiste sulla natura commerciale dello spazio: per loro, lo Zam è «una discoteca, bar e ristorante» che offre tutti i servizi danneggiando i commercianti concorrenti, «imbufaliti, perché questo esercizio commerciale è totalmente abusivo». Per carezzare i bassi istinti individualistici della classe media e rafforzare la retorica sulla linea “coi nostri soldi!”, non mancano riferimenti insistenti al fatto che tutte le attività, per esempio «animazione notturna con musica e concerti» sono esentasse. Per accontentare il moralismo benpensante, si sbandiera il pericolo dello spaccio di droghe. Insomma, il fatto che si tratti di uno spazio attraversato, di aggregazione indipendente e un laboratorio di sperimentazione politica e sociale, poco importa per questo comitato: non è che un «esercizio abusivo» degli «antagonisti anarchici» i quali, in caso di sgombero, «risponderebbero con la guerriglia e la violenza» non per resistere alla chiusura di spazi di agibilità politica dunque per difendere un interesse collettivo, bensì per una mera questione di interesse privato, la difesa di un’attività commerciale illecita.
Non c’è da stupirsi per una simile visione del fenomeno dei centri sociali: del resto non è la prima volta (vedi il confusissimo commento dell’anno scorso quando si verificarono scontri durante lo sgombero) che la comunità di internauti che orbita intorno al blog di Beppe Grillo, parlando proprio dello Zam si lascia andare a considerazioni superficiali, benpensanti e piene di luoghi comuni e attaccamento morboso ad un non meglio identificato decoro urbano.
E non è neanche la prima volta che Beppe Grillo e, in generale, il M5S, mostrano di essere distanti anni luce dai movimenti sociali.
AGGIORNAMENTO
Ecco la risposta degli occupanti al video delle “mamme del parco”: «Queste lamentele ripropongono tutti i peggiori cliché del pensiero di destra contro i movimenti di sinistra degli ultimi 40 anni. Ed ecco quindi tirati in ballo, tra le altre cose: le Brigate Rosse, gli autonomi, i terroristi, gli spacciatori, le droghe, il sesso libero, la sporcizia, l’illegalità, le malattie e chi più ne ha più ne metta. È evidente che chi parla non conosce affatto la realtà di Zam che noi cerchiamo di mostrare con questo video: una realtà fatta di fatica, autorganizzazione, creatività e messa in gioco quotidiana delle proprie esistenze».
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