Ironia vaticana 2
La riforma del sistema penale vaticano (qui) è una svolta in senso progressista: il riconoscimento di delitti come il genocidio e l’apartheid da parte di un’istituzione che storicamente si è fatta promotrice di genocidi e discriminazioni di ogni sorta è certamente una cosa insolita. Così come è positivo l’avvicinamento ai contenuti delle convenzioni contro la discriminazione razziale, contro i crimini di guerra a difesa del fanciullo e contro la tortura. Ci mancherebbe, tutto molto bello. Ma se il Vaticano fosse davvero contro la tortura, scasserebbe la minchia (passatemi l’espressione) su quello, e non sull’aborto-peccato-mortale-parlamento-italiano-non-azzardarti-ad-approvare-leggi-che-non-ci-piacciono.
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