La vignetta che innesca il dispositivo nazionalista

La maggior parte delle reazioni italiane alla vignetta di Charlie Hebdo che sta suscitando indignazione in tutta Italia sono epifenomeno del dispositivo nazionalista esattamente come la maggior parte delle reazioni ai fatti di Colonia sono stati epifenomeno del dispositivo coloniale. La pubblicazione di una vignetta satirica (brutta, inopportuna, cinica, stupida quanto vi pare) da parte di francesi su un giornale francese ha innalzato un polverone nazional-popolare di proporzioni tali da portare l’ambasciatore francese in Italia a chiedere istituzionalmente scusa ricordando, come se ce ne fosse bisogno, che il terremoto del 24 agosto è stato un tragico evento per tutti.

Perché parlare di dispositivo nazionalista? Perché la generale risposta dell’opinione pubblica si è subito sviluppata in linea con uno schema narrativo di difesa dei “morti italiani” dagli insulti dei “francesi senza bidet che ci hanno rubato la Gioconda” e che, soprattutto, si divertono a fare satira coi difetti degli altri e mai dei loro e senza mai fare mea culpa. Eppure basta leggere un qualunque numero di un qualunque giornale satirico francese per rendersi conto che è frequentissimo che si giochi su luoghi comuni e stereotipi che riguardano spessissimo proprio i francesi. In tantissimi scrivono o pensano: «noi per i vostri defunti abbiamo portato rispetto… e voi per i nostri fate questo?». A costoro andrebbe fatto notare che la pubblicazione in Italia di questa vignetta italiana non ha fatto scandalo tale da portare l’ambasciatore italiano a chiedere scusa alle famiglie che piangono i morti della strage di Nizza. Inoltre, su quest’uso del noi, ho già scritto. Su quest’uso del voi, anche. Purtroppo la contrapposizione tra il noi e il voi è talmente radicata che in troppi non riescono proprio a farne a meno. Neanche i giornalisti, naturalmente: mentre la polemica imperversava, La Repubblica ha titolato «Terremoto, architetti francesi accusano: calcestruzzi sbagliati e travi malmesse». Visto che l’articolo riguarda il terremoto, il collegamento con la vignetta è immediato. Altrimenti che cosa c’entra che sono francesi?

Come i fatti di Colonia hanno svelato un meccanismo razzista e coloniale nell’opinione pubblica e nei mezzi di informazione, adesso l’indignazione per una vignetta moralmente incriminata rende visibile un dispositivo, massiccio e radicato, all’opera: un dispositivo nazionalista capace di innescare un razzismo talvolta anti-arabo, talvolta anti-francese, entrambi fatti di luoghi comuni e sentimenti identitari.