Boia chi molla il M5S

Un parlamentare del M5S grida motti fascisti in aula e ovviamente la colpa è dei giornalisti che “travisano i fatti”: ecco qui il video chiaramente travisato dalla stampa che ritrae il parlamentare Angelo Tofalo intento a dire a gran voce: «Boia chi molla!»
E non è finita. Dopo la felicissima dichiarazione, il nostro ha spiegato, con tanto di citazione della pagina Wikipedia relativa alla famosa frase, che non si tratta di un motto fascista: l’espressione infatti fu coniata da Eleonora Pimentel Fonseca durante le barricate della Repubblica Partenopea nel 1799 e utilizzata anche nelle Cinque giornate di Milano del 1848. Dunque non siate prevenuti: se vi capita di vedere “Boia chi molla” scritto su un muro, con accanto una svastica, sappiate che l’anonimo autore si riferisce a Eleonora Pimentel Fonseca e alla Rivoluzione Partenopea del 1799, accompagnando la cosa con un simbolo solare di buon auspicio, se non in alternativa un simbolo buddhista per la Ruota della Legge. Insomma, vi trovate di fronte a una incitazione progressista e in più anche di profonda spiritualità.